CHI SIAMO

Il Consorzio di Tutela Aglianico del Vulture è un’associazione senza scopo di lucro che, costituita il 12 aprile 1986 e iscritta  nel Registro delle Imprese di POTENZA dal 19 febbraio 1996, riunisce  viticoltori, vinificatori e imbottigliatori, singoli o associati,  che producono vino  doc Aglianico del Vulture.

Il Consorzio è costituito  per la valorizzazione, la promozione dell’immagine e la tutela del vino doc Aglianico del Vulture, ottenuto dalle uve provenienti dai vigneti  situati nella zona di produzione, definita e delimitata come tale dal Disciplinare di produzione approvato con Decreto del Presidente della Repubblica  del 18 febbraio 1971. 

MISSION

Il Consorzio di Tutela dell’Aglianico del Vulture ha lo scopo di:

Sviluppare lo studio, la ricerca, la sperimentazione, la divulgazione interna  dei controlli di qualità sulla filiera vitivinicola

Favorire tutte le iniziative tendenti al miglioramento della qualità dei vitigni tipici

Partecipare a tutte quelle attività scientifiche  tese allo sviluppo di metodiche e tecniche agrarie ed enologiche sempre più nuove e avanzate, nel pieno rispetto della qualità ambientale

Svolgere le funzioni di tutela,  promozione,  valorizzazione,  informazione del consumatore e di cura generale degli interessi della relativa denominazione

Collaborare con altri Enti e Associazioni per favorire l’integrazione tra la produzione vitivinicola dell’Aglianico doc del Vulture e le attività eno-turistiche e le produzioni tipiche locali

Espletare attività di assistenza tecnica, di proposta, di studio, di valutazione economico – congiunturale delle denominazioni di origine, nonché ogni altra attività finalizzata alla valorizzazione del prodotto sotto il profilo tecnico e dell’immagine

Collaborare con le regioni e province autonome per  la tutela e la salvaguardia delle do da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni, uso improprio delle denominazioni tutelate

IL TERRITORIO

Terra di briganti e del poeta Orazio, il Vulture ha fatto del nettare del vitigno Aglianico una delle eccellenze enogastronomiche della Basilicata. L’area, situata nella parte nord-est della regione Basilicata, comprende i comuni di Atella, Barile, Ginestra, Melfi, Rapolla, Ripacandida, Rionero in Vulture, Maschito, Venosa, Ruvo del Monte, Rapolla e San Fele. Il nome di questa zona deriva dal massiccio montuoso del Monte Vulture (1326 m), un vulcano spento da epoca preistorica.

Frequentato sin dai tempi più remoti, il Vulture è stato punto d’incontro di diverse civiltà come quella dauna, peuceta, lucana e sannita fino alla lunga dominazione romana e normanno-sveva poi. Fu nel castello di Melfi che Federico II che le “Costitutiones Augustales”, il più antico testo di leggi scritte del medioevo. Un luogo magico e senza tempo, insomma, dove natura e storia si incontrano in un intreccio fecondo e indissolubile di paesaggio e tradizioni.

L’AGLIANICO

Definirlo solo vino sarebbe riduttivo. L’Aglianico è anche e soprattutto storia diun popolo e di un luogo dall’identità forte e decisa, proprio come i suoi vini.Vitigno tardivo che ha bisogno di lungo tempo e climi adatti per arrivare alla giusta maturazione, l’Aglianico ha trovato un habitat ideale sui terreni di un vulcano spento da millenni: il Vulture, che si innalza austero e solenne nella punta a nord della Basilicata al confine con Puglia e Campania.Portato in Italia dai greci, con il nome di Hellenica, i romani lo chiamarono Ellenico e lo usarono per migliorare la qualità del Falerno un vino molto amato dai poeti dell’epoca. Nel XV secolo sotto la dominazione degli Aragonesi è stato denominato Aglianico. Con il suo colore rosso rubino, il profumo fragrante e vinoso, il sapore asciutto, sapido e armonico, da allora non ha smesso di conquistare i palati più esigenti e un posto d’onore tra i migliori vini italiani..